Le piante del bosco
Alberi
Quercus robur L. (Farnia)
Carpinus betulus L. (Carpino bianco)
Fraxinus angustifolia Auct. (Frassino angustifolia)
Acer campestre L. (Acero campestre)
Ulmus minor Miller (Olmo campestre)
Tilia cordata L. (Tilio)
Fraxinus ornus L. (Orniello)
Salix spp (Salice)
Populus nigra L. (Pioppo nero)
Alnus glutinosa L. (Ontano nero)
Farnia (Quercus robur L.)
La farnia è uno dei più maestosi alberi della nostra flora e si presenta con un aspetto possente al quale deve anche il suo nome (robur in latino significa forza).
La sua chioma è motto ampia, irregolarmente ovale e può raggiungere l'altezza di 30-40 m. La pianta è molto longeva (vive fino a 5 secoli, ma anche molto di più), con un tronco robusto e ramoso fino dal basso; richiede terreni profondi, freschi e fertili.
Il legno della farnia, duro e di lunga durata, è molto pregiato e viene utilizzato per la creazione di mobili, l'edilizia e anche la costruzione di botti per l'invecchiamento del vino. Le ghiande, di cui vanno ghiotti i maiali e le ghiandaie, una volta venivano utilizzate come surrogato del caffè.
Carpino bianco (Carpinus betulus L.)
Albero che raggiunge l'altezza di circa 20 m formando una chioma irregolarmente ovato-allungata. Il tronco si presenta dritto con caratteristiche scanalature verticali, il legno è usato principalmente come combustibile mentre un volta era particolarmente utilizzato per fabbricare i gioghi.
La pianta si adatta a tutti i terreni anche se preferisce quelli freschi e fertili, presenta una spiccata facoltà pollonifera e sopporta molto bene le potature, infatti viene spesso utilizzata per la formazione di siepi.
Acero campestre (Acer campestre L.)
Pianta che frequentemente presenta un portamento arbustivo e che come piccolo albero può raggiungere un'altezza di 10-15 m sviluppando una chioma globosa e densa.
Molto caratteristica è la corteccia, screpolata e bruna, che spesso, nei giovani rami, è provvista di creste sugherose.
Frequente è la presenza dell'acero campestre nelle siepi sia domestiche (siepe a gelosia) che selvatiche.
Arbusti
Corylus avellana L. (Nocciolo)
Crataegus monogyna L. (Biancospino)
Prunus spinosa L. (Prugnolo)
Cornus mas L. (Corniolo)
Euonymus europaeus L. (Fusaggine)
Frangula alnus L. (Frangula)
Malus sylvestris Miller (Melo selvatico)
Pyrus pyraster Burgsd (Pero selvatico)
Rhamnus catharticus L. (Spincervino)
Rosa canina L. (Rosa)
Viburnum opulus L. (Oppio)
Viburnum lantana L. (Lantana)
Cornus sanguinea L. (Sanguinella)
Ligustrum vulgare L. (Ligustrello)
Sambucus nigra L. (Sambuco nero)
Nocciolo (Corylus avellana L.)
Il nocciolo è una pianta molto conosciuta soprattutto per i suoi gustosi frutti, che forniscono alimento anche a molti uccelli e roditori. Si presenta a forma di arbusto su qualsiasi tipo di terreno, ai margini di boschi e lungo le siepi.
La sua fioritura è molto precoce e per questo è importante come pianta mellifera.
Il legno del nocciolo è poco durevole, ma molto elastico, così viene utilizzato per fare bastoni o piccoli lavori di tornio.
Biancospino (Crataegus monogyna L.)
Arbusto che può anche raggiungere le dimensioni di un piccolo albero, presenta rami spinosi e una bellissima e vistosa fioritura bianca nei mesi di aprile e maggio.
In autunno i piccoli frutti rossi sono appetiti da uccelli e roditori.
Il biancospino ha proprietà medicinali.
Corniolo (Cornus mas L.)
Bell'arbusto dalla precoce fioritura gialla che si può ammirare fin da febbraio.
I fiori, ricchi di nettare, sono molto ricercati dalle api proprio per la loro precocità.
I frutti, drupe rosse e carnose, sono mangiati da uccelli e roditori ma, essendo molto ricchi di vitamina C, sono utilizzati dall'uomo che ne fa marmellate.
Fusaggine (Euonymus europaeus L.)
La fusaggine è anche comunemente conosciuta come berretta da prete per il caratteristico frutto, rosso, molto appariscente che è appetito dagli uccelli, ma è tossico per l'uomo.
La pianta assume la forma di arbusto, anche motto denso, e si trova ai margini dei boschi o lungo le siepi.
La fioritura, non molto appariscente, si ha da maggio a giugno.